IMU

  1. IUC Imposta Unica sulla Casa

    L’Imposta unica comunale (IUC) congloba in sé tre componenti che non si escludono ma si sommano fra loro e, soprattutto, non abrogano o sostituiscono in alcun modo altre imposte locali che rimangono come titoli “in portafoglio”.

    Le tre componenti della IUC sono:

    • La TASI
    • L TARI
    • L’IMU

    Trattandosi di tre differenti imposte, ognuna ha regole di applicazione proprie e modalità di calcolo specifiche.

    Pur essendo il comune l’unico ente a cui confluiscono i tributi contraddistinti dai diversi acronimi, possono essere diversi i tempi e le forme di pagamento e anche il gestore del tributo.

    Le principali norme che uniscono sotto il medesimo ombrello questi tre differenti tributi, possiamo così riassumerle:

    • Per ogni tipologia di imposta, il comune deve redigere e approvare un proprio regolamento che si affiancherà al più generico regolamento della riscossione già predisposto per la fiscalità generale dell’ente locale. Attualmente i comuni stanno approvando un primo regolamento IUC che si compone di 4 capitoli: il primo per la parte generale e gli altri per i diversi tributi.
    • Con questi regolamenti vengono stabilite le regole con le quali i cittadini dovranno pagare le imposte locali (ad esempio, stabilendo le date entro le quali dovranno essere eseguiti i versamenti e i minimi annuali sotto i quali l’imposta non è dovuta) e i limiti entro i quali il consiglio comunale dovrà, annualmente (generalmente prima dell’approvazione del bilancio di previsione), approvare le aliquote dei tributi e le eventuale detrazioni e riduzioni.
    • Ogni anno, quindi, per ogni tributo, potremo avere differenti aliquote di imposta.
    • Una norma particolare che riguarda TASI e IMU obbligherebbe i comuni ad approvare le aliquote rimanendo nel tetto massimo delle aliquote previste per l’attuale IMU, ossia il 10,6 per mille. Questa norma, contenuta nella Legge di Stabilità approvata per il 2014, è stata subito modificata dal primo decreto legge del governo Renzi e, per quest’anno, i comuni possono sforare il tetto sopra indicato di uno 0,8 per mille (l’aliquota massima di IMU e TASI insieme, diventerà perciò il 11,4 per mille).
    • Per tutti i tributi che si ritrovano sotto l’acronimo IUC, le imposte sono corrisposte in base a tariffe/aliquote definite per anno solare ognuno dei quali coincide con un’autonoma obbligazione tributaria.
    • Al comune compete l’attività di accertamento, che può avvenire anche mediante l’invio di specifici questionari ai contribuenti e finanche prevedendo ispezioni da parte di personale debitamente autorizzato ma con preavviso di almeno 7 giorni.
  2. rimangono attive alcune altre imposte più o meno velate come
    • L’addizionare regionale e l’addizionale comunale all’IRPEF, che incideranno complessivamente per circa il 2% del reddito complessivo del contribuente.
    • E poi continueremo a pagare il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504. Il tributo provinciale, come la TARI, commisurato alla superficie dei locali ed aree assoggettabili a tributo, è applicato nella misura percentuale deliberata dalla provincia sull’importo del tributo (cioè paghiamo un tributo calcolato su un altro tributo e più alto è il primo tributo – quello comunale – più alto sarà il secondo tributo, come se ci fosse correlazione fra i servizi erogati dalla provincia e i costi dei comuni per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani!).
    • Dove è stata introdotta, l’imposta di scopo in base a quanto disposto dall’articolo 1, comma 145, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e dall’articolo 6 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23.
    • L’imposta sulla pubblicità e per l’occupazione degli spazi pubblici e tutta una serie di altre imposte “minori”, che verranno conglobate in quella che sarà chiamata Imposta comunale secondaria che, approvata con l’art. 11 del decreto legislativo 23 del 2011, doveva entrare in vigore nel 2014 ma che è stata prorogata al 2015.
  1. IUC umfasst drei Komponenten

    Die einheitliche Kommunalsteuer (IUC) umfasst drei Komponenten, die sich nicht gegenseitig ausschließen, sondern sich addieren und vor allem andere lokale Steuern, die als Wertpapiere „im Portfolio“ verbleiben, in keiner Weise aufheben oder ersetzen.

    Die drei Komponenten der IUC sind:

    • Die TASI
    • Der TARI
    • Die IMU

    Da es sich um drei verschiedene Steuern handelt, hat jede ihre eigenen Anwendungsregeln und spezifischen Berechnungsmethoden.

    Obwohl die Gemeinde die einzige Körperschaft ist, an die die durch die verschiedenen Abkürzungen gekennzeichneten Steuern fließen, können die Zahlungszeiten und -formen sowie der Steuerverwalter unterschiedlich sein.

    Die wichtigsten Regeln, die diese drei verschiedenen Steuern unter einem Dach vereinen, lassen sich wie folgt zusammenfassen:

    • Für jede Steuerart muss die Gemeinde eine eigene Regelung ausarbeiten und genehmigen, die die allgemeinere Erhebungsregelung ergänzt, die bereits für die allgemeine Besteuerung der Gemeinde ausgearbeitet wurde. Derzeit verabschieden die Gemeinden eine erste IUC-Verordnung, die aus vier Kapiteln besteht: das erste für den allgemeinen Teil und die anderen für die verschiedenen Steuern.
    • Diese Verordnungen legen die Regeln fest, nach denen die Bürger lokale Steuern zahlen müssen (z. B. die Festlegung der Daten, bis zu denen Zahlungen geleistet werden müssen, und der jährlichen Mindestbeträge, unter denen die Steuer nicht fällig ist) sowie die Grenzen, innerhalb derer der Gemeinderat jährlich zahlen muss (in der Regel vor der Genehmigung des Haushaltsplans) die Steuersätze sowie etwaige Abzüge und Ermäßigungen genehmigen.
    • Daher können wir jedes Jahr für jede Steuer unterschiedliche Steuersätze haben.
    • Eine besondere Regelung für TASI und IMU würde die Kommunen dazu verpflichten, die Sätze zu genehmigen und dabei die Höchstgrenze der für die derzeitige IMU vorgesehenen Sätze, d. h. 10,6 Promille, einzuhalten. Diese Norm, die im für 2014 verabschiedeten Stabilitätsgesetz enthalten ist, wurde sofort durch das erste Gesetzesdekret der Renzi-Regierung geändert, und für dieses Jahr können die Gemeinden die oben angegebene Obergrenze um 0,8 Promille überschreiten (das Maximum von IMU und TASI zusammen). , wird also 11,4 Promille betragen).
    • Für alle Steuern, die unter der Abkürzung IUC zu finden sind, werden die Steuern auf der Grundlage der für das Kalenderjahr festgelegten Tarife/Sätze gezahlt, die jeweils mit einer eigenständigen Steuerpflicht zusammenfallen.
    • Die Gemeinde ist für die Bewertungstätigkeit verantwortlich, die auch durch den Versand spezifischer Fragebögen an die Steuerzahler erfolgen kann und sogar Inspektionen durch ordnungsgemäß autorisiertes Personal vorsieht, jedoch mit einer Frist von mindestens sieben Tagen.
  2. Einige andere mehr oder weniger verschleierte Steuern bleiben aktiv, wie z.B
    • Die regionale und kommunale Zusatzsteuer zum IRPEF, die etwa 2 % des Gesamteinkommens des Steuerzahlers ausmachen wird.
    • Und dann zahlen wir weiterhin die Provinzsteuer für die Ausübung der in Artikel 19 des Gesetzesdekrets Nr. 30 vom 30. Dezember 1992 genannten Funktionen der Vormundschaft, des Schutzes und der Hygiene der Umwelt. Nr 504. Die Provinzsteuer wird wie die TARI entsprechend der Fläche der steuerpflichtigen Räumlichkeiten und Flächen als Prozentsatz erhoben, der von der Provinz auf die Höhe der Steuer festgelegt wird (d. h. wir zahlen eine Steuer, die auf einer anderen Steuer berechnet wird). und je höher die erste Steuer – die Gemeindesteuer ist – desto höher wird die zweite Steuer sein, als ob ein Zusammenhang zwischen den von der Provinz erbrachten Dienstleistungen und den Kosten der Gemeinden für die Sammlung und Entsorgung fester Siedlungsabfälle bestünde!) .
    • Wo sie eingeführt wurde, wurde die Zwecksteuer auf der Grundlage der Bestimmungen von Artikel 1, Absatz 145, des Gesetzes vom 27. Dezember 2006, Nr. 296 und Artikel 6 des Gesetzesdekrets vom 14. März 2011, Nr. 23.
    • Die Steuer auf Werbung und die Belegung öffentlicher Räume sowie eine ganze Reihe anderer „geringerer“ Steuern, die in die sogenannte sekundäre Gemeindesteuer eingegliedert werden, die, genehmigt durch Art. 11 des Gesetzesdekrets 23 von 2011 sollte 2014 in Kraft treten, wurde aber bis 2015 verlängert.

 

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